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L’inizio di un’avventura: Jazz Sotto le Stelle
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Come spesso accade, le belle avventure iniziano quasi per caso. E’ stato così anche per Jazz sotto le stelle. Ad agosto 2004 la Pro Loco di Pietrelcina, nell’ambito delle manifestazioni di PietrEventi, organizzò nella Piazzetta S.S. Annunziata un concerto jazz con la cantante Giuditta Rossi accompagnata da alcuni dei migliori musicisti di Benevento. Il successo fu tale che Amelia Girardi, Presidente della Pro Loco, mi chiese di organizzare a partire dall’anno successivo un appuntamento fisso con il jazz. Accettai con piacere.
Pensai subito ad un artista fuori dagli schemi, in grado di provocare uno shock positivo sugli ascoltatori smentendo tutti i sostenitori della tesi del jazz come musica complicata, per pochi intimi e super esperti. Così il 10 agosto 2005 presso la centralissima Piazza S.S. Annunziata Stefano Bollani, con uno straordinario concerto di piano solo, battezzò Jazz sotto le stelle. Le oltre 1.000 persone presenti rimasero folgorate da questo artista eccezionale, capace di conciliare le cose difficili con quelle facili, l’alto con il basso, il pesante con il leggero, senza mai però banalizzare nulla. La scommessa fu vinta.
Per l’anno successivo, sempre in accordo con la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale, che aveva intuito le potenzialità di un tale evento al di là degli aspetti artistici, decisi di tentare addirittura 2 serate.
La scelta cadde sul magnifico trio Doctor 3 (11 agosto) e su Musica Nuda (12 agosto) ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
Entrambi i concerti ebbero un notevole successo. I componenti del trio hanno fatto e continuano a fare la storia del jazz in Italia e in Europa: Danilo Rea al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria protagonisti di una continua improvvisazione tra gli standards del jazz, la canzone d’autore italiana e il pop. La voce teatrale di Petra Magoni e il cavernoso contrabbasso di Ferruccio Spinetti tesi ad evidenziare l’essenza più intima dei brani proposti tratti da un repertorio davvero a 360°.
A questo punto l’avventura poteva proseguire. Jss, oltre all’apprezzamento di quella parte di pubblico locale, tutt’altro che sparuta, vogliosa di ascoltare musica di qualità, si era guadagnata l’attenzione anche da parte di tantissimi appassionati sanniti e non solo. E questo era anche uno degli obiettivi che sin dall’inizio ci si era prefissi di perseguire. Pietrelcina, poteva ambire, soprattutto in estate, ad essere la location ideale per ospitare eventi culturali di notevole livello artistico ma non elitari. E in fondo il jazz è proprio così, musica dalle origini popolari che, grazie alla sua natura inclusiva, ha assorbito negli anni tante e tali influenze da diventare indubbiamente la musica classica dei nostri tempi.
Giovanni Russo